Gli armadi che compongono l’isola sono dotati anche di un dispositivo per la rilevazione ambientale, con sensori per mantenere sotto controllo la temperatura d’ingresso dell’aria e i valori di umidità. Tutte le unità di condizionamento prevedono, inoltre, una sonda in grado di rilevare la presenza di liquidi per segnalare eventuali principi di allagamento. Il sistema di management centralizzato scelto è StruxureWare Central con Capacity Manager e permette la gestione e la supervisione centralizzata di tutte le componenti intelligenti dell’infrastruttura, dal cooling alla distribuzione elettrica verso i rack fino al rilevamento ambientale. “Tutto ciò ci consente il controllo delle componenti di impianto idraulico ed elettrico che prima era delegato a chi si occupa del facility management dell’edificio, su cui noi dei Sistemi Informativi non avevamo visibilità”, chiarisce Panizza. “In caso di disservizi sui sistemi di alimentazione sulle linee, in caso di raffreddamento non sufficiente o di guasto, il rischio era di venirne a conoscenza troppo tardi, quando il danno si era già compiuto o addirittura si palesava già una compromissione seria del servizio. Ora grazie a Schneider Electric il monitoraggio della disponibilità dell’infrastruttura è di nostra competenza e ci permette maggiore proattività”.
Si tratta di un sistema di controllo centralizzato che include anche reportistica tale da consentire l’utilizzo dei dati circa i consumi dell’intera infrastruttura per successivi calcoli su costi e benefici. “Abbiamo stimato un risparmio energetico derivante dalla maggiore efficienza dei nuovi sistemi adottati pari circa al 30%”, continua Panizza, “Le metriche di performance rilevabili nella nuova architettura, in aggiunta alle sonde di monitoraggio attivo e passivo, hanno consentito di estendere il livello di controllo dei servizi erogati nel Data Center, oltre a concretizzare il presidio della crescita, sia da un punto di vista capacitivo che di gestione dei costi”. Ma non è tutto. “La razionalizzazione della componente impiantistica ha portato benefici laddove erano presenti linee dedicate, ereditate dal vecchio sistema mainframe. Ora ci è possibile attuare un capacity planning e configurare quanto carico mettere su una singola macchina o su un armadio intero. C’è un incremento di prestazioni sulla predicibilità del Data Center, contro il rischio di cali di performance e indisponibilità di servizi a cui eravamo soggetti in precedenza”.
Tutto ciò ha consentito a Banca Popolare di Sondrio di raggiungere gli obiettivi di system availability e di messa in sicurezza del Data Center, che erano stati identificati in fase di progetto. “Con le soluzioni ridondate di alimentazione e raffreddamento, prodotte da Schneider Electric e fornite da Lan & Wan Solutions, ci siamo allineati ai principi guida alla base del modello di crescita che avevamo previsto per le infrastrutture tecnologiche”, sottolinea Spagnolatti. “Ci è stato possibile standardizzare il modello di disponibilità su livelli più elevati che in passato, con garanzie di affidabilità degli impianti nettamente superiori che vanno a minimizzare i rischi e le conseguenza di interruzioni parziali o totali dei servizi base coperti dalle soluzioni adottate”.
Il giudizio sull’operato di Lan & Wan Solutions è altrettanto positivo. “Il nostro partner tecnologico ha dimostrato affidabilità e professionalità in tutte le fasi, compreso il delicato momento della migrazione dalla vecchia alla nuova infrastruttura, che è stato svolto senza alcun impatto sui servizi che il nostro centro eroga ai clienti della banca”, conclude Spagnolatti. “Abbiamo peraltro già potuto verificare l’efficienza della loro macchina organizzativa anche per i servizi postvendita, in concomitanza con interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria avvenuti nei mesi scorsi”.